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L'ubbidienza dovuta ai re 
 1 CHI è come il savio? e chi conosce la dichiarazione delle cose? la sapienza dell'uomo gli rischiara il voltoq  volto Prov. 4.8,9. Fat. 6.15., e la durezza della sua faccia ne è mutata. 
 2 Io ti ammonisco che tu osservi il comandamento del re; eziandio per cagione del giuramento fatto nel Nome di Dior  Dio 1 Cron. 29.24. Rom. 13.5..  3 Non affrettarti a partirti dal suo cospettos  cospetto Eccl. 10.4.; ed anche non presentarti a lui con qualche cosa malvagia; perciocchè egli farà tutto quello che gli piacerà.  4 Perciocchè la parola del re è con imperio; e chi gli dirà: Che fai? 
 5 Chi osserva il comandamento non proverà alcun malvagio accidente; e il cuor dell'uomo savio conosce il tempo e il buon modo, che si deve tenere.  6 Conciossiachè a qual si voglia affare vi sia tempo e modot  modo Eccl. 3.1 ecc.; perciocchè gran mali soprastanno all'uomo.  7 Perchè egli non sa quello che avverrà; imperocchè, chi gli dichiarerà come le cose sarannou  saranno Prov. 24,21,22. Eccl. 9,12.? 
 8 Niun uomo ha potere sopra il vento, per rattenere il vento; e non vi è potere alcuno contro al giorno della morte, e nella battaglia non vi è licenza; così l'empietà non lascerà scampar quelli ne' quali ella si trova. 
 9 Io ho veduto tutto questo; e ponendo mente a tutte le cose che si fanno sotto il sole, ho veduto che vi è tal tempo, che l'uomo signoreggia sopra l'uomo, a danno di esso.  10 Ed allora ho veduto degli empi, esser sepolti, e venire al loro riposo; e di quelli che s'erano portati con dirittura, andarsene dal luogo santo, ed esser dimenticati nella città. Anche questo è vanità. 
Il peccatore non è subito punito; il giusto è spesso nell'avversità 
 11 PERCIOCCHÈ la sentenza non è prontamente data contro alle opere malvage, però il cuor de' figliuoli degli uomini è pieno dentro di loro di voglia di mal farev  fare Sal. 50.21 e rif..  12 Conciossiachè il peccatore faccia male cento volte, e pur la pena gli è prolungata; ma pure ancora so io che bene sarà a coloro che temono Iddiow  Iddio Deut. 4.40. Sal. 37.11,18,19. Prov. 1.32,33. Is. 3.10,11. Mat. 25.33 ecc., perchè riveriscono la sua faccia.  13 E che bene non sarà all'empio, e ch'egli non prolungherà i suoi giorni, che se ne andranno come l'ombrax  ombra Giob. 14.2 e rif.; perciocchè egli non riverisce la faccia di Dio. 
 14 Vi è una vanità che avviene sopra la terra; cioè: che vi son de' giusti, a' quali avviene secondo l'opera degli empiy  empi Sal. 73.14. Eccl. 7.15.; e vi son degli empi, a' quali avviene secondo l'opera de' giusti. Io ho detto che anche questo è vanità.  15 Perciò, io ho lodata l'allegrezza; conciossiachè l'uomo non abbia altro bene sotto il sole, se non di mangiare, e di bere, e di gioirez  gioire Eccl. 2.24 e rif., e questo è quello ch'egli, con la sua fatica, ha in presto a' dì della sua vita, che Iddio gli ha dati sotto il sole. 
 16 Quando io ho recato il cuor mio a conoscer la sapienza, ed a veder gli affari che si fanno sopra la terra (perciocchè nè giorno nè notte esso mio cuore non vede sonno degli occhi suoi);  17 io ho veduto, quant'è a tutte le opere di Dio, che l'uomo non può rinvenir le opere che si fanno sotto il solea  sole Giob. 5.9 e rif.; intorno alle quali egli si affatica, cercandole, e non le trova; ed avvegnachè il savio dica di aver conoscimento, non però le può trovare. 
q8:1 volto Prov. 4.8,9. Fat. 6.15.
r8:2 Dio 1 Cron. 29.24. Rom. 13.5.
s8:3 cospetto Eccl. 10.4.
t8:6 modo Eccl. 3.1 ecc.
u8:7 saranno Prov. 24,21,22. Eccl. 9,12.
v8:11 fare Sal. 50.21 e rif.
w8:12 Iddio Deut. 4.40. Sal. 37.11,18,19. Prov. 1.32,33. Is. 3.10,11. Mat. 25.33 ecc.
x8:13 ombra Giob. 14.2 e rif.
y8:14 empi Sal. 73.14. Eccl. 7.15.
z8:15 gioire Eccl. 2.24 e rif.
a8:17 sole Giob. 5.9 e rif.